Diario

Sono 29+1… ma sembra ieri! Auguri a me

Non ho mai amato il giorno del mio compleanno. Anzi, ho sempre fatto in modo che nessuno se ne ricordasse. Tranne il genere femminile di casa mia; perché quello maschile lasciamo perdere; le mie amiche più strette e mio marito ricevo pochi auguri per il compleanno. E mi va bene così. Non amo stare al centro dell’attenzione e il giorno del mio compleanno è inevitabilmente un momento che crea un forte imbarazzo.

Però oggi sono VENTONOVE + UNO e seppur vorrei mantenere il mio status di anonimato, un AUGURIO a me stessa lo devo.

Era ieri che correvo sui go-kart meglio di mio fratello; ed era ieri che dopo una vacanza con la mia famiglia, tornavo a scuola orgogliosa di mostrare la testa piena di treccine colorate e la pelle scurita dal sole Caraibico. Era ieri che scrivevo su tutti i diari delle amiche; che aspettavo l’estate per poter uscire sola e sentirmi appena un po’ più grande. 

Quando passavo serate intere sui lettini in spiaggia a pensare quanto fosse stata bella quella estate, seppur consapevole che l’estate migliore era quella che ancora doveva arrivare.

Quelle pomiciate di qualche anno fa col moroso che erano un obbligo; e vai di limoni lunghi annate intere, seppur sempre mantenendo una certa discrezione; perché mi sentivo grande, ma in realtà così tanto grande non ero… e i miei avevano conoscenze ovunque! 

Le vecchie estati nelle quali salutavo le mie amiche del mare e passavo intere invernate a mandare lettere per posta e loro abitavano a 15 km da casa mia.

Mi sembra ieri che soffrivo per un amore innocente da tre metri sopra il cielo. Che tra tutti quei pianti erano più 3 metri sotto terra.

Ieri che scoprivo quanto bene si può volere ad una amica. Che il tempo passerà, ma la sola cosa vera ed importante al mondo sarà il rapporto eterno che ho costruito  con la famiglia che mi sono scelta: le mie amiche.

Era ieri che ascoltavo musica a tutto volume in cameretta quasi per assordare i dolori che provavo da adolescente. Quando mamma e papà non capivano, quando sbattevo la porta e volevo stare sola. 

Era ieri che provavo la prima vera grande sofferenza della mia vita: perdere una persona cara. E mi sembrava che il mondo ce l’avesse con me, che solo a me era toccata quella brutta tragedia. 

Sembra ieri che fingevo di dormire da una amica e invece scappavo a casa del ragazzo che mi piaceva da matti; e proprio le amiche che avrebbero dovuto coprirmi si lasciavano sfuggire sempre quella parolina di troppo… e finivo in merda!!!!

Era ieri che incontravo l’uomo che sapevo sin da subito avrei voluto come padre dei miei figli. Perche testarda ero e testarda sono.

Che facevo le valigie cariche di sogni e speranza e fuggivo da un paese che era sempre stato troppo stretto; ma dal quale non vedevo l’ora di tornare. Perché era lo scrigno nel quale conservavo il profumo delle cose buone e degli affetti sinceri. 

Che scoprivo che i miei genitori mi avevano dato un sacco di opportunità per lasciarmi libera e felice e che in realtà i divieti che mi avevano imposto erano solo a fin di bene. Perché l’ho capito tardi… ho scoperto dopo che le persone che si amano sono quelle con le quali si avranno i più grandi scontri. Perché sappiamo di poter essere le persone peggiori del mondo, ma loro non si allontaneranno mai da noi.

Mi sembra ieri che mi scoprivo una persona completa quando finalmente diventavo mamma. Che capivo che tutto ciò per il quale avevo lottato e creduto fino a quel momento; erano solo cazzate. Perché l’unica cosa importante in tutto l’universo intero, era lì tra le mie braccia. E solo quando sono diventata mamma per la prima volta ho capito quanto sacrifici abbia fatto la mia di mamma; e quanto fosse dura dover affrontare le giornate con una neonata quando ti senti inadatta e stanca.

Era ieri che mettevo l’abito bianco ed il mio PAPI orgoglioso, mi consegnava tra le braccia di un uomo sicuramente migliore di lui (perché se così non fosse non mi avrebbe mai lasciata andar via).

Ieri che aprivo un mutuo e costruivo un luogo sereno dove far crescere i miei bimbi, da poter finalmente chiamare CASA. 

Mi sembra ieri… e invece no… non è ieri ed è già passato molto tempo. Riguardo indietro quante cose sono successe, quante di queste mi hanno scalfita e fatta crescere.

Quante invece mi hanno donato felicità da essere convinta di non dover più chiedere niente al mondo.

Trattengo tutto dentro di me e per il mio compleanno mi faccio una promessa: DI VIVERE APPIENO OGNI ISTANTE… E DI PROVARE AD ESSERE UNA PERSONA LIBERA!

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